Brave dirottava i collegamenti per inserire un codice di affiliazione

Brutto inciampo per Brave, il browser web open source basato su Chromium la cui peculiaritĂ  risiede nel ricompensare utenti e creatori di contenuti per la visione di annunci pubblicitari mirati all’interno del browser. Gli annunci sono opzionali e la ricompensa per gli utenti e creatori di contenuti avviene sotto forma di una criptovaluta chiamata Basic Attention Token (BAT).

Il fatto

Yannick Eckl, un esperto di criptovalute meglio conosciuto con il nickname Cryptonator1337, ha infatti scoperto che Brave dirottava alcuni link di ricerca aggiungendo un suo codice di affiliazione, il tutto in maniera celata all’utente.
Ogni qualvolta che un utente Brave cercava Binance, il browser reindirizzava automaticamente a una versione affiliata dell’URL, di cui Brave beneficia (qui trovate parte del codice incriminato).

Subito dopo la segnalazione, Brendan Eich,  il CEO e co-fondatore di Brave, ha confermato di essere effettivamente di Binance e che quel codice di affiliazione faceva capo a loro.

Brendan Eich si è poi scusato per quella che lui ha definito “un errore” e ha annunciato la decisione di rimuovere da Brave il codice di affiliazione incriminato:

Il mio punto di vista 

A mio modesto avviso si tratta di una grave mancanza di trasparenza e il comportamento successivo volto a definire il tutto un semplice errore denota una mancanza di rispetto nei confronti degli utenti.

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