Cosa ci aspetta su Fedora 34

 Aprile si sta avvicinando e con esso il rilascio di Fedora Workstation 34, una delle release più interessanti degli ultimi anni, grazie alle tante novità attese. Scopriamo insieme, grazie all‘articolo realizzato da Christian FK Schaller, cosa ci aspetta su Fedora Workstation 34.

Wayland

Lo scoglio più grande all’adozione di Wayland è sempre stato rappresentato dai driver binari Nvidia (indovinate quali schede video ho sempre avuto io?). Per risolvere questo problema c’era bisogno dell’aiuto di Nvidia, aiuto che è finalmente arrivato. Nvidia ha infatti confermato che entro l’estate i suoi driver saranno compatibili con Wayland. 

L’altro scoglio era rappresentato dal supporto ai software di controllo remoto come VNC o RDP. Lo sviluppatore Jonas Ådahl ha lavorato sodo per risolvere questo problema e ora siamo nelle fasi finali per unire le patch realizzate da Jonas per abilitare questa funzionalità in GNOME e Wayland su Fedora 34.

PipeWire

Un altro elemento importante riguarda PipeWire. PipeWire è un server che offre un servizio per gestire flussi audio e video su sistemi operativi Linux. Questo è il motore che utilizziamo per gestire i flussi video in modo sicuro e condivisibile con Fedora, quindi quando interagiamo con le webcam, facciamo il casting dello schermo o facciamo uno screenshot. 

Per Fedora 34 il team di sviluppo mira a passare all’uso di PipeWire anche per l’audio al fine di sostituire sia PulseAudio che Jack. C’è molto interesse nella comunità a riguardo e la comunità sta lavorando a stretto contatto per garantire un passaggio indolore.

La questione è ancora aperta ma le cose stanno andando bene e, nel peggiore dei casi, nel caso in cui non si riuscirà per questa release, avremo sicuramente PipeWare su Fedora Workstation 35.

Flatpak

Gli sviluppatori di Fedora si stanno concentrando anche su Flatpak, al fine di fornire un’ottima esperienza per tutti gli utenti e si aspetta, in futuro, di rendere flatapk il formato di packaging principale di Fedora. Per rendere questo realtà c’è bisogno di rendere l’esperienza buona sia per i manutentori di Fedora che per gli utenti finali. Uno dei campi su cui si sta lavorando riguarda gli aggiornamenti incrementali.

Se avete utilizzato applicazioni applicazioni provenienti da FlatHub avrete probabilmente notato che gli aggiornamenti sono piccoli. mentre i flatpak di Fedora no. La ragione è che i flatpak gestiti da Fedora vengono spediti come immagini OCI (Open Container Initiative), mentre i flatpak su Flathub sono spediti come repository OStree. 

In parole povere ogni volta che un pacchetto flatpak di Fedora viene aggiornato, indipendentemente da quanto sia piccola la modifica apportata, comporta lo scaricamento dell’intera immagine. 

Gli sviluppatori Owen Taylor e Alex Larsson hanno lavorato insieme per risolvere questo problema e hanno escogitato un metodo per consentire aggiornamenti incrementali di tali contenitori e quindi allineare le dimensioni degli aggiornamenti con i flatpak installati da Flahub.

GNOME 40

Un altro importante cambiamento riguarda GNOME 40, la nuova versione di GNOME che porterà, oltre alle nuove GTK, anche un aspetto rinnovato per GNOME Shell. Gli utenti Fedora Workstation 34 potranno godere fin da subito la nuova esperienza di GNOME.

Input

Un’altra area riguarda il supporto alle periferiche di input. L’ultimo sforzo compiuto dagli sviluppatori riguarda il supporto ai touchpad aptici, tipici dei dispositivi Apple.

Just one more thing…

Ah, a breve avremo anche un nuovo logo per Fedora. Il nuovo logo è stata presentato sul canale YouTube di Fedora Project che potete trovare a questo indirizzo.


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