Ecco i 33 Parlamentari Europei che si sono impegnati per il Software Libero e gli standard aperti

Da meno di una settimana si sono concluse le Elezioni Europee 2014 che sono servite a comporre la nuova squadra di parlamentari atti a rappresentarci.
Dei 162 candidati provenienti da 16 paesi dell’Unione Europea che hanno firmato il Patto per il Software Libero ben 33 sono stati eletti.

Il Patto per il Software Libero

Un bene comune da proteggere e sviluppare.
Sono un candidato al Parlamento Europeo per le elezioni 2014.

Sono consapevole che:
Il Software Libero e le attività di chi lo sviluppa ed utilizza assumono un ruolo chiave nell’era digitale: contribuiscono alla realizzazione delle libertà fondamentali, alla condivisione della conoscenza ed alla riduzione del «divario digitale». Inoltre, il Software Libero è un bene per tutti i cittadini; è uno strumento per rafforzare l’economia, la competitività e l’indipendenza tecnologica dell’Italia e dell’Europa;
Il Software Libero è un bene comune, da proteggere e sviluppare. La sua esistenza si basa sul diritto degli autori di rilasciare il loro software congiuntamente al codice sorgente, e sul diritto garantito a chiunque di usarlo, copiarlo, adattarlo e ridistribuirlo, nella sua forma originale o modificata.
Perciò mi impegno a:
Incoraggiare con i mezzi istituzionali a mia disposizione le amministrazioni ed i servizi pubblici a sviluppare ed utilizzare prioritariamente Software Libero e standard aperti;
Supportare politiche attive a favore del Software Libero, ed oppormi ad ogni discriminazione nei confronti di questo;
Difendere i diritti degli autori e degli utenti di Software Libero, in particolare richiedendo la modifica di ogni norma che indebolisce tali diritti, ed opponendomi ad ogni iniziativa legislativa che avrebbe questo effetto.

Questi eletti si impegneranno (si spera) a promuovere il software libero e gli standard aperti. 
Ma vediamo di scoprire quali sono i 33 (provenienti da 7 nazioni) eletti che si impegneranno in nostro favore:

  • 17 dalla Francia: Eric Andrieu, Pervenche Berès, José Bosé, Marielle de Sarnez, Karima Delli, Jean-Paul Denanot, Pascal Durand, Sylvie Guillaume, Yannick Jadot, Eva Joly, Patrick Le Hyaric, Emmanuel Maurel, Jean-Luc Mélenchon, Christine Revault, Michèle Rivasi, Isabelle Thomas, Marie-Christine Vergiat
  • 7 dalla Germania: Jan Philip Albrecht, Fabio de Masi, Ska Keller, Constanze Krehl, Martina Michels, Julia Reda, Gabi Zimmer
  • 3 dall’Olanda: Bas Eikhout, Kati Piri e Judith Sargentini
  • 2 dall’Italia: Sergio Cofferati e Patrizia Toia
  • 2 dalla Spagna: Pablo Echenique Robba e Florent Marcellesi
  • 1 dal Portogallo: Marisa Matias
  • 1 dal Belgio: Philippe Lamberts
Come potete vedere il gruppo più numeroso proviene dalla Francia, nazione sempre attenta alle tematiche della libertà sotto ogni punto di vista.
Dall’Italia sono soltanto due gli eletti e sono Sergio Cofferati e Patrizia Toia entrambi eletti nelle file del Partito Democratico. Se volete conoscere invece la lista completa degli italiani che avevano aderito all’iniziativa cliccate qui.
Maggiori info su:


Source: MarcosBox