IBM Cobol for Linux: è ufficiale il nuovo compilatore per x86

Un po’ a sorpresa IBM ha annunciato un nuovo compilatore Cobol per sistemi GNU/Linux su x86. Battezzato IBM Cobol for Linux l’arrivo di questo compilatore dimostra per l’ennesima volta che questo linguaggio è lungi dall’essere morto.

COBOL?

I più giovani, anche detti millenials, difficilmente hanno mai programmato in COBOL, anche se hanno seguito percorsi universitari legati all’informatica. Linguaggio nato negli anni ‘60, è in realtà ancora molto in voga in alcuni settori, come quello finanziario e nel fintech. Il motivo? La sua stabilità ed efficienza e gli elevati costi (e rischi!) di riprogrammazione, con linguaggi più moderni, di processi ormai consolidati nel tempo.

Dovete sapere che recentemente sono aumentate in modo esponenziale – soprattutto da parte di agenzie governative – le richieste di persone in grado di sviluppare in COBOL. Gli sviluppatori spesso preferiscono dedicarsi a linguaggi più moderni, per questo sul mercato mancano figure-chiave in grado di lavorare con vecchi sorgenti. Dato per morto innumerevoli volte in realtà è più vivo che mai. I vostri bonifici, i vostri F24, i MAV e i RAV che pagate dal frontend della vostra banca inviano poi a backend COBOL le istruzioni per elaborare il pagamento. Per chi volesse approfondire qui trovate la nostra guida per approcciarvi al mondo Cobol su Fedora.

IBM Cobol for Linux

IBM Cobol for Linux

Questo nuovo compilatore si aggiunge alla lista dei compilatori IBM e va a far compagnia a Enterprise COBOL per z/OS e COBOL per AIX.

Perché IBM, che oggi lavora attivamente su tecnologia moderna come l’hybrid cloud, si preoccupa di offrire un compilatore COBOL per Linux su x86? Probabilmente pensa che le aziende possano volere i programmi COBOL in cloud. Sono necessari uno sforzo di personalizzazione e tempi minimi per la distribuzione strategica delle applicazioni COBOL / CICS sviluppate per z/OS su Linux, in ambienti x86 e cloud. I programmi scritti con questo nuovo compilatore possono colloquiare con DB2 e con l’IBM Customer Information Control System (e quindi con altri programmi Cobol più datati).

Big Blue ha anche integrato il supporto XML nativo per aiutare ulteriormente l’interoperabilità e ha creato un’utilità di conversione in grado di migrare il codice sorgente COBOL sviluppato con compilatori COBOL non IBM. Questa soluzione fornisce anche alle organizzazioni la flessibilità di spostare i carichi di lavoro su IBM Z se i requisiti di prestazioni e throughput aumentassero.

Quali sono i requisiti? Un server x86-64 con una delle seguenti distribuzioni:

  • Red Hat® Enterprise Linux 7.8, o superiore
  • Ubuntu Server 16.04 LTS, 18.04 LTS, o superiore

Trovate ulteriori dettagli a riguardo nell’annuncio ufficiale di IBM o in questa documentazione.

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