Manovre poco chiare: la community abbandona Freenode per Libera Chat

Ubuntu ha spostato la sua infrastruttura IRC da Freenode a Libera Chat in seguito alle recenti scelte assunte dalla società che gestisce Ferenode. La scorsa settimana c’è stata una rottura abbastanza importante e ora si vedono i primi risultati.

I canali IRC rimangono un elemento chiave in molti progetti open source perché consentono agli utenti di interagire scambiandosi idee e opinioni. Freenode, canale di comunicazione real time per progetti software gratuiti e open source, ha attualmente circa 76.000 utenti e 42.000 chat room. Si tratta di un server IRC (Internet Relay Chat) che da sempre ospita le comunità di sviluppatori. In una lettera di dimissioni, un membro dello staff di nome Christian, noto anche come Fuchs su Freenode, ha dichiarato che dopo 10 anni ha deciso di andarsene perché non è d’accordo con la direzione presa da Andrew Lee, fondatore della società VPN Private Internet Access (PIA), che ha acquisito il controllo di Freenode nel 2017.

I fatti e la rottura

Fuchs ha dichiarato che i termini dell’acquisizione avvenuta 4 anni fa non sono mai stati divulgati al personale. In tutti questi anni l’unica cosa che è stata detta ai volontari che fanno parte dello staff di Freenode è che né la holding né Andrew Lee avrebbero avuto alcun impatto operativo su Freenode. I dev si oppongono a questa vendita e la ritengono ingiusta, anche perché il personale è volontario. Nelle ultime settimane, inoltre, le cose sono cambiate in peggio. I responsabili  delle rispettive squadre sviluppo, infrastruttura, progetti e comunità sono stati rimossi dai loro incarichi con effetto immediato, inoltre sono state operate alcune manovre poco chiare sui server Freenode. Una specie di golpe.

Diversi volontari di Freenode come amdj, edk, emilsp, Jess, JonathanD, Md, mniip, niko, njan e Swant hanno pubblicato lettere di dimissioni dicendosi preoccupati per la situazione. Andrew Lee ha risposto attraverso un post sul sito ufficiale di Freenode rivendicando il diritto di agire in quanto proprietario: non ha fatto i conti con la forza della comunità open.

Libera Chat

I dimissionari hanno dato vita a Libera Chat, una nuova nuova piattaforma per software open source che subito si è detta pronta ad accogliere gli utenti in fuga da Freenode. Ubuntu ha già aderito, anche perché molti canali sono stati confiscati come confermato attraverso una mailing list ufficiale.

Se siete utenti di IRC e volete continuare a chattare nei canali di Ubuntu potete continuare a farlo riconfigurando il client e registrando un nuovo nickname per usare la rete Libera Chat. Potete connettervi al canale #ubuntu usando irc.libera.chat:6697 (TLS). Il server irc.ubuntu.com ora punta a irc.libera.chat.

Oltre ad Ubuntu diverse altre community stanno passando a Libera Chat:

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