Con openDesk il governo tedesco vuole ridurre la dipendenza del paese dal software proprietario

Il Governo tedesco ha lanciato un interessante e innovativo progetto chiamato openDesk, che mira a ridurre la dipendenza del Paese dai fornitori di software proprietario e a sostenere la trasparenza e l’interoperabilità. openDesk è stato commissionato dal Ministero Federale Tedesco degli Interni e degli Affari Interni (BMI), sotto la guida del progetto di un Centro per la Sovranità Digitale di recente creazione, ZenDiS.

openDesk

Il progetto openDesk consiste in una raccolta di moduli software, rigorosamente Open Source, pensati per il lavoro quotidiano nel settore pubblico, come la creazione di testi, la collaborazione tra file, la gestione di progetti, la posta elettronica, il calendario e la messaggistica.

Lo sviluppo di openDesk si basa sulla soluzione di dataport dPhoenixSuite, che è stata testata sotto forma di proof-of-concepts (PoCs) presso il governo federale dal marzo 2021 (con l’Istituto Robert Koch, l’Ufficio federale del settore marittimo e idrografico, il Ministero federale degli affari digitali e dei trasporti, il Ministero federale dell’interno e della patria).

 

Alcuni dei fornitori software che stanno contribuendo con vari moduli a openDesk

 

Il codice sorgente è disponibile pubblicamente e gratuitamente su un GitLab mantenuto dal governo tedesco e chiamato openCoDE. Il progetto sta riscuotendo l’interesse anche di enti pubblici di altri paesi europei come Francia e Austria (Italia come al solito non pervenuta).

L’obiettivo degli sviluppatori è quello di rilasciare una prima versione entro la fine del 2023. Le funzioni di base comprendono tutte le applicazioni necessarie per i dipendenti del trasporto pubblico nei settori della produttività, della collaborazione e della comunicazione.

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